Artisti e artiste
Un album di ritratti e autoritratti, di volti non svelati, di momenti condivisi.
Un portfolio di artiste e artisti che condividono i valori di LENSart e che negli anni hanno partecipato alle nostre iniziative.
Una continua scoperta
Simona Raimondi
Simona nasce a Milano nell’estate del 1970. Vive con la sua famiglia nel milanese fino al luglio 1991, quando Simona entra nella comunità di Maddalena dell’Anffas Ticino di Somma Lombardo, quella che diventerà per lei una seconda famiglia e la sua casa.
Dal 1996 lavora come addetta alle pulizie in un’azienda della zona. Nel 1993 l’Anffas Ticino decide di aprire l’Atelier espressivo al fine di attivare uno spazio di espressione attraverso i linguaggi artistici, in particolare disegno e pittura, per le persone con disabilità di cui si occupava l’associazione. L’idea iniziale era proprio quella di creare uno spazio che agisce contemporaneamente sul piano personale e su quello sociale.
Ed è proprio così che Simona si approccia all’arte, incarnando negli anni lo spirito con cui è nato l’Atelier: grazie all’arte Simona intraprende un profondo percorso di ricerca della sua identità, unica e singolare. Simona inizia un percorso che parte da sé e attraverso l’arte mette progressivamente in discussione l’immagine che ha di sé, come si percepisce, rileggendo il rapporto con le persone che abitano la sua vita. Proprio nel decostruire le forme del corpo, per studiarle e riprodurle, mette a fuoco il suo modo di percepire il mondo, che restituisce ora sulla carta, ora sulla tela e, anche se non presente in questa esposizione, ora nella ceramica. D’altra parte, il motto dell’Atelier espressivo è proprio “proviamo a rifarci il ritratto”, perchè nel capire chi sono io, partendo quindi da un lavoro introspettivo, posso capire come stare in armonia nel mondo intorno a me.
Lisa Perini
Con un diploma di laurea specialistica in pittura all’Accademia Belle Arti di Venezia col prof. Luigi Viola, Lisa oggi risiede a Treviso, ma è un’artista che ha ormai al suo attivo vari premi e numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’Estero. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche in Europa, in America e in Asia.
Per Lisa Perini il colore diviene un personale alfabeto per rielaborare e filtrare la rappresentazione. La sua spontaneità si ritrova nelle sue opere e nei suoi disegni, manifestazioni di una personalità dinamica, intensa e sfaccettata che la contraddistingue. L’autismo di Lisa non si sviluppa come se fosse un deficit cognitivo, al contrario. Lisa ha il senso della vista particolarmente sviluppato, si può dire essere ipervedente, al punto che nota infinite e sorprendenti sfumature di colori. La sue mente crea giochi di colori inaspettate e sempre armoniose. I colori delle figure, dei paesaggi e degli oggetti di Lisa difficilmente sono gli stessi con cui si presentano agli occhi, ma sono espressione delle emozioni e delle sensazioni che tali figure le suscitano. Il rosso è certamente la sua cifra stilistica, insieme agli oggetti di riciclo, frammenti di vetri, di plastica, monetine, e qualunque oggetto scartato le capiti tra le mani che Lisa mescola insieme agli acrilici dando un tocco ancora più materico, plastico per l’appunto, ai suoi lavori.
TAPU singulart
Darko, Albert, Mr. Heart e Tiziano Pinton fanno parte di TAPU, un collettivo di artisti, indipendenti e singolari, divergente dai comuni paradigmi sociali secondo cui ognuno dovrebbe assumere una certa identità per esistere.
In questa prospettiva, tutto ciò che diverge sarebbe brutto, malato e cattivo, mentre quello che è standardizzato sarebbe bello, sano e buono.
Si definiscono ingenui e pieni di speranza e vogliono trasformare la loro ‘singolarità artistica’ in speranza per il futuro.
In quest’ottica tutto ciò che diverge sarebbe brutto, malato e cattivo, mentre ciò che è omologato sarebbe bello, sano e buono. “Noi siamo ingenui e speranzosi e vogliamo trasformare il nostro “singolare artistico” in speranza per il futuro.”
Questo collettivo, unisce le forze, per scoprire, sostenere e promuovere la produzione artistica di tutti coloro che per varie ragioni si trovano a lavorare ai margini. Il collettivo Tapu independent art si è costituito nel settembre del 2013 a seguito della prima collettiva organizzata presso il canile comunale di Treviso intitolata: CANE!
Lisa Binato
Classe 1969, per Lisa Binato dipingere è un’attività irrinunciabile, è la sua scintilla di luce, il centro della vita. Ben integrata nella comunità della Fattoria Sociale Massignan, dipinge da vent’anni a partire dal 1998. Lisa ferma, ricorda, rielabora, trasforma il suo mondo in pittura. Ama ritrarre, più o meno a memoria nei loro tratti caratteristici, le persone che incontra.
Dopo una iniziale fase di approccio tecnico in cui dipinge composizioni di lettere dell’alfabeto di vario colore, disposte in ordine sparso e ripetitivo nel foglio, quasi a ricordare i rudimenti che si impartiscono ai bambini i primi giorni di scuola, sente l’esigenza di passare quasi subito a temi figurativi con gruppi di individui che si stagliano sul supporto più importante, la carta.
Un desiderio di esprimersi e manifestarsi in tutta la sua più profonda e segreta umanità, fino a svelare i comportamenti e le figure al loro stato originario, dove dimora l’essenza del nostro essere, libere dalle trappole e dagli inganni delle convenzioni.
Richard Boulet
Artista a tutto tondo, la sua personale ricerca affonda le radici in un vissuto autobiografico spesso di sofferenza, che lo ha portato a mettere in discussione la sua personale condizione di marginalità, nelle sue opere estesa alla collettività.
Richard Boulet, artista canadese attivo a Edmonton, mantiene una pratica attiva in studio che affronta questioni di emarginazione, in particolare i temi della salute mentale e, più recentemente, le preoccupazioni relative alle comunità LGBTQ2S+. Boulet ha tre lauree, due conseguite presso all’Università di Manitoba, prima in Studi ambientali (Architettura) e a seguire un BFA in Pittura, infine un MFA presso l’Università di Alberta in disegno e intermedia, dove ha affinato il suo desiderio di lavorare con i tessuti combinando testo e immagine Ha esposto ampiamente, con una tournée nazionale che ha incluso il Textile Museum of Canada, oltre a molteplici mostre personali e collettive. L’intervista è avvenuta ad ArtVerona, dove Richard Boulet ha partecipato allo spazio espositivo Arte Connettiva.
Laboratorio espressivo "e"
Il laboratorio espressivo “e” ha sede sull’Isola della Giudecca, a Venezia. La caratteristica peculiare della sua attività consiste nell’osservazione diretta di opere veneziane e non, e nella loro successiva interpretazione in laboratorio, dove i partecipanti hanno l’opportunità di sviluppare un legame particolare con la propria città e con il suo immenso patrimonio artistico. Andrea Boscolo, Lea Clara Ballarin, Antonella Agostini, Massimo Poli, e Massimo Reboa, sono alcuni degli artisti che frequentano il labordel laboratorio espressivo “e”.
Dianelis Massip Lopez
Dianelis Massip Lopez è un’artista cubana autodidatta. Le sue rappresentazioni rivelano una visione molto singolare dove la sua grande passione per la musica sembra germogliare sulla carta al ritmo ripetitivo di una penna che lascia che rami e foglie fioriscano ordinati come una melodia.
Sebbene il risultato finale delle sue creazioni visive riveli forme che potremmo considerare astratte, è sua intenzione rappresentare insiemi derivati da forme del mondo vegetale, le quali vanno intrecciando a legno di tessuti vivi. Spesso sembrano veli, capelli femminili, code di sirena, spirali, vortici. Sono forme che si vanno articolando ritmicamente, con dinamismo, e dalle quali irradia una poesia che molto parla di come l’artista interpreta la sua realtà, come delle sue ossessioni per la bellezza e la perfezione. Il disegno le ha permesso di scoprire nuovi orizzonti di espressione, nonché un notevole sviluppo delle sue attitudini artistiche. Dianelis rimane per ore realizzando questi pezzi, controlla ogni dettaglio ed elabora ogni composizione con la massima cura e minuzia.
Dianelis è parte dell’atelier Studio Riera Art Brut di L’Habana.
Andrea Georgiadis
Andrea Georgiadis nasce a Treviso nel 1996.
Si approccia all’arte nel 2017 con la creazione di lavori figurativi, utilizzzando principalmente la pittura e conchiglie che colleziona fin da piccolo.
Ama danzare, nuotare, ascoltare musica, leggere, andare al cinema e a teatro.
Dal 2019 partecipa al laboratorio creativo dell’associazione ALA autismo, dove ha occasione di sperimentare ed esprimersi con le tecniche e i supporti che più sente suoi. Andrea ha messo a punto un suo personale alfabeto, con cui esprimere i suoi pensieri. In esposizione FORMAE MENTIS è stato esposto tutto il processo creativo che ha portato Andrea a definire l’alfabeto, e scrivere.
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