Arte Connettiva
Una collettività di artisti, un'esposizione, una performance, un talk.
Un'esperienza da vivere in connessione.
13-15 ottobre 2023
ArtVerona
Un palinsesto all’interno di ArtVerona dedicato all’arte e alle neuroirregolarità.
2.12.2023 – 31.03.2024
Isolo17Gallery, Via Venti settembre 31/b, Verona
Un’occasione per contribuire alla produzione e ricerca scientifica e artistica nell’ambito di arte e marginalità sociale.
Connettivismo, con la direzione artistica e curatela di LENSart, in collaborazione con ArtVerona e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto Onlus ha il piacere di presentare ARTE CONNETTIVA, un palinsesto di appuntamenti dalla forte valenza artistica, scientifica e sociale dedicati all’arte e alle neuroirregolarità, volti alla valorizzazione dell’espressione artistica in tutte le sue manifestazioni, declinazioni e divergenze, all’interno della manifestazione ArtVerona 2023.
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Un talk - 15 ottobre
Comprendere e apprezzare le differenze: questo è il tema centrale del talk “Arte connettiva: la facoltà delle differenze” tra il Maestro Michelangelo Pistoletto e il Dott. Leonardo Zoccante; il dialogo tra i due ha guidato il pubblico in un confronto che, a partire dal concetto del Terzo Paradiso e dall’ultima pubblicazione del Maestro “La formula della creazione”, giunge a un nuovo modello interpretativo delle facoltà artistiche neurodivergenti, esplorando la relazione tra Arte e Scienze della Mente. Le menti neurodivergenti, che tendono ad avere un carattere prettamente legato alla specificità, possono infatti diventare terreno fertile per costruire non solo progetti di accoglienza ma anche di partecipazione attiva e contributo nell’ambito della comunità. In quest’ottica, a partire da un’idea del Dott. Zoccante ispirata dal lavoro del Maestro Pistoletto, è stata realizzata una performance d’arte del Terzo Paradiso con il coinvolgimento di persone neurotipiche e neurodivergenti presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano. La performance, inserita nel quadro del progetto di Quirinale Contemporaneo della Repubblica Italiana, in collaborazione con Connettivismo e Cittadellarte, verrà presentata durante il talk.
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Un'installazione performativa
Performance 13-15 ottobre
Installazione 13-15 ottobre e 2-3 dicembre
Albero Libero, una performance con l’artista italiano Patrizio Vanessi, che per molti anni ha realizzato esperienze di connessione tra l’artista stesso, altri artisti e il pubblico. Per l’occasione, Vanessi ha realizzato insieme ad artisti di Connettivismo (Lisa Perini, Efren Perlotto, Thomas Tessari, Lorenza Cielo, Marco Carbogno) una grande tela, che è stata tagliata in diversi momenti dei tre giorni dell’evento e condivisa con il pubblico di ArtVerona, come emblema di integrazione, inclusione e condivisione, parole chiave dell’esperienza Arte Connettiva all’interno della fiera ArtVerona 2023. La condivisione della tela con il pubblico rappresenta inoltre un’occasione per sostenere la produzione e promozione artistica e scientifica delle attività nell’ambito di Connettivismo, i frammenti della tela sono presenti nelle giornate 2-3 dicembre presso Isolo17 Gallery.
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Un'esposizione collettiva internazionale
13-15 ottobre, 2-3 dicembre
“Arte connettiva”, a cura di Matilde Nuzzo e Francesca Malverti di LENSart, che vede esposte le opere di Richard Boulet, Dianelis Massip Lopez, Mario Pellegrini, in stretta connessione con la tela realizzata dalla compartecipazione dell’artista italiano Patrizio Vanessi insieme agli artisti e alle artiste di Connettivismo.
Dianelis Massip Lopez è un’artista cubana autodidatta. Le sue rappresentazioni rivelano una visione molto singolare dove la sua grande passione per la musica sembra germogliare sulla carta al ritmo ripetitivo di una penna che lascia che rami e foglie fioriscano ordinati come una melodia.
Richard Boulet, canadese attivo a San Francisco, presenta tre pezzi inediti con brani poetici per la prima volta in italiano. Artista a tutto tondo, la sua personale ricerca affonda le radici in un vissuto autobiografico spesso di sofferenza, che lo ha portato a mettere in discussione la sua personale condizione di marginalità, nelle sue opere estesa alla collettività. “Faccio punto-croce ogni giorno.” dice l’artista “È come una meditazione, e l’uso di ago e filo è un dono che faccio a me stesso.”
Mario Pellegrini, mancato nel 2018, ha vissuto quella stagione, “sorda e distorta”, della psichiatria organicista italiana. I suoi Autodisegni, di cui in questo contesto ne verrà presentata una selezione, sono emblema della sua fantasia e della sua acuta intelligenza. Grandi ritratti a piena pagina, parti anatomiche slegate tra loro e oggetti di varia natura, quasi fossero delle mappe. Un’esecuzione rigorosa, un procedimento che si è consolidato nel tempo grazie all’esperienza del colore, quasi una ricostruzione di sé stesso, una sorta di epifania in un percorso che si definisce con l’inserimento di parti testuali, volte a completare il suo processo artistico
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