Richard Boulet, Nickle Galleries, 2017

Richard Boulet

Artista a tutto tondo, la sua personale ricerca affonda le radici in un vissuto autobiografico spesso di sofferenza, che lo ha portato a mettere in discussione la sua personale condizione di marginalità, nelle sue opere estesa alla collettività.

Richard Boulet, artista canadese attivo a Edmonton, mantiene una pratica attiva in studio che affronta questioni di emarginazione, in particolare i temi della salute mentale e, più recentemente, le preoccupazioni relative alle comunità LGBTQ2S+. Boulet ha tre lauree, due conseguite presso all’Università di Manitoba, prima in Studi ambientali (Architettura) e a seguire un BFA in Pittura, infine un MFA presso l’Università di Alberta in disegno e intermedia, dove ha affinato il suo desiderio di lavorare con i tessuti combinando testo e immagine  Ha esposto ampiamente, con una tournée nazionale che ha incluso il Textile Museum of Canada, oltre a molteplici mostre personali e collettive. L’intervista è avvenuta ad ArtVerona, dove Richard Boulet ha partecipato allo spazio espositivo Arte Connettiva.

Faccio punto-croce ogni giorno. È come una meditazione, e l'uso di ago e filo è un dono che faccio a me stesso.

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